sabato 5 settembre 2009

Happy Birthday, Freddie!

Al primo che ho amato e che mi ha fatto nascere la passione per la musica: http://www.youtube.com/watch?v=REtRwU-T6iY

venerdì 14 agosto 2009

La Noia

Che noia i pomeriggi d'agosto quando la gente mi consiglia di uscire a fare una passeggiata mentre io ho solo voglia di chiudermi in camera come una talpa ad ascoltare Led Zeppelin III a ripetizione.

Che noia tutti quelli che continuano a chiedermi se ci vado o no al mare quando io è una vita che dico che io il sole non lo prendo perchè al sole sto male, perchè non mi piace abbronzarmi, perchè mi piace la mia tintarella di Luna e che se potessi uscirei solo di notte.

Che noia tutti quelli che pretendono di essere alternativi dicendo "io sono alternativo" finendo per seguire la moda dell'Essere Alternativo.

Che noia tutti quelli che danno addosso a Nixon anche se non hanno mai aperto un libro di storia e ignorano che degno presidente fosse prima del Watergate e invece idolatrano i vari Kennedy e Lady Diana, personaggi insulsi che non combinarono nulla nella vita se non fare esattamente quello che ci si aspettava che facessero.

Che noia tutta l'Italia che critica/maledice/deride/augura di morire ammazzato al Nano Malefico e poi puntualmente tutte le volte, chissà come, in un modo nell'altro ce lo troviamo a capo del Governo. Chiamiamolo Governo...

Che noia tutti quelli che intraprendono una determinata strada perchè "e che sono scemo, papà ha già l'attività avviata!".

Che noia gli intellettualoidi che lamentano la mancanza di fondi per la Ricerca in Italia e poi l'8 per mille lo danno alla Chiesa Cattolica.

Che noia tutti quelli che continuano ad avvistare Elvis non capendo che anche se non fosse morto nel '77 per abuso di farmaci sarebbe morto di lì a poco per qualche patologia cardiovascolare causata, tra le altre cose, dall'obesità.

Che noia tutti i falsi giovani la cui massima fonte di piacere è studiare per la media del 30 senza sapere che a volte è più sano farsi una canna ascoltando Lucy in the sky with diamonds.

Che noia leggere i post sulla noia del professore di informatica che non sai mai come chiamarlo e che ti fa venire voglia anche a te di lamentarti di qualsiasi cosa e scrivere un altro noiosissimo post sulla noia.

martedì 11 agosto 2009

Dedicato a Aung San Suu Kyi

Promessa
Le lacrime che dai nostri occhi
Vedrete sgorgare
Non crediatele mai
Segno di disperazione
Promessa sono
Promessa di lotta
Carcere militare di Boiati, febbraio 1972


Devi Vivere
Se per vivere, o Libertà
chiedi come cibo la nostra carne
e per bere
vuoi il nostro sangue e le nostre lacrime,
te li daremo
Devi vivere
Dicembre 1971


Ricorda
Cella che i tuoi muri
Sono scritti con le scritte della Lotta
a quanti verranno dopo di me
ricorda
tutti gli istanti che ho vissuto qui dentro

Se i miei pugni adesso non piegano le sbarre
Diglielo tu
Le sbarre erano dure
deboli i miei pugni

E per i giorni che mi hai visto soffrire la fame
Tanti giorni
E per i miei occhi che hai visto piangere
e le mani contratte

E per quanto ho lottato contro la morte
(ospite così subdola nella mia cella)

E per le ore di solitudine infinita
E i giorni gelati dell'inverno

E per gli scatti d'ira
e soprusi e il dolore

E per i tanti sforzi
e i bruciori incessanti della febbre

E per il mio disprezzo
Che così evidente dimostro ai tiranni
Ricorda
Non c'è istante che voglio che si dimentichi
E non c'è un istante che mi vergogni
Giugno 1971


Alekos Panagulis (1939-1976), poeta e politico greco

giovedì 2 luglio 2009

studiando istologia

Congratulazioni!!
a tutti colori che hanno già dato l'esame di istologia, siete davvero bravissimi!!
Sono ancora a tremare,a volte mi viene anche sudore( non per il calore tremende di quest'estate), ma immanginando ogni notte ,come potrà essere il mio incontro con il prof.
Però, sono sicura di qualcosa, il prof ha forse il potere di bociare, ma uccidermi e togliere in me la speranza, non ce l'ha!!!!.Se passo questo esame "mostruoso", ringrazierò il Signore, se l'evento contrario avviene, ringrazierò sempre il Signore. Infatti, a volte è cadendo che si impara come camminare meglio ancora.

mercoledì 17 giugno 2009

Ancora su FB

Ho tra le mani il n°199 di Focus, rivista di cui sono appassionata lettrice da molti anni. In copertina: "Il mondo di FACEBOOK. Che si cerca, chi si trova, che si rischia: galateo e studi". A pagina 52-53 l'identikit degli utenti tipici (secondo uno studio di Best Reletions, Spagna, 2009). Ne riporto alcuni:
Narcisisti: Vogliono mettersi in mostra valorizzando le proprie doti (soprattutto fisiche) in cerca di continue conferme dagli altri.
Seduttori: Il loro obiettivo è trovare, tramite la Rete, relazioni affettive o sessuali su misura dei propri gusti.
Guardoni: il loro prfilo è ridotto: l'iscrizione al social network è solo un alibi per poter sbirciare le foto e i profili degli altri.
Ma ci sono anche i Reporter, i Viaggiatori, i Diffidenti, gli Artisti, i Ricercatori, i Famosi.
Mah...
Gli amanti di FB sostengono che permette di coltivare amicizie, entrare in contatto con persone lontane, perse di vista da tanto tempo. Facilitano le amicizie, sì, ma si litiga anche più facilmente ed in maniera violenta. Protetti dal monitor si ha più coraggio, ma anche un pubblico più vasto e si dicono cose che mai si direbbero dal vivo.
Ma i social network hanno potenzialità insospettabili: servono ai medici per avere informazioni sull'effetto dei farmaci e per mettere a punto nuove terapie, studiando ciò che dicono i pazienti.
Alcuni segnalano le vie senza barriere architettoniche (twitter.com/accesscity).
Ma ci sono anche storie che ti fanno chiedere fino a che punto possa arrivare la stupidità umana.
Una donna australiana lo scorso anno iscrisse su Facebook il bambino che aveva in grembo, con una ecografia al posto della foto.
Secondo Sherry Turkle, sociologa del Mit di Boston "i nuovi strumenti ci portano a comunicare rapidamente ogni emozione, senza lasciarci il tempo di capirla. Ma le emozioni vanno prima di tutto vissute e comprese, non necessariamente condivise. Comunicando ogni cosa, finiamo per avere bisogno di conferme continue per capire chi siamo e cosa sentiamo".
Per lo psicologo Aric Sigman della Royal Society of Medicine di Londra, il crescente impiego di media elettronici causa una diminuizione dei contatti sociali faccia a faccia e l'isolamento aumenta il rischio di malattia.
C'è una cosa che non si può trasmettere sul Web ed è la felicità. Per diffondersi, questa emozione ha bisogno del contatto diretto. Così funzionano i "neuroni a specchio" che ci fanno immedesimare con lo stato d'animo di una persona solo se la vediamo. Ma questo, conclude l'articolo, non impedirà l'ulteriore crescita delle reti sociali. Su 23andMe.com si può mettere on line il proprio profilo genetico, per trovare eventuali parentele tramite Dna. E, in futuro, per cercare donatori compatibili per trapianti.
Prima o poi anch'io dovrò arrendermi...

domenica 14 giugno 2009

BILANCIO DEL CORSO DI INFORMATICA (e ritorno su qualche assignment arretrato)

All'inizio di questo strano strano corso-non-corso di informatica ero mooolto scettica. Insomma... con tutto quello che abbiamo da fare ci mancava solo questo strano strano prof che sembra Robin Williams scappato da "l'attimo fuggente" co' 'sta storia del blog!
Non amavo l'idea dell' assignment e il fatto di dover adoperare siti che non mi sarebbero serviti poi a nulla. Ho subito litigato con Delicious, tanto che sono tornata a darci un'occhiata solo di recente, e non capivo come gli altri potessero scrivere commenti così entusiasti. Ho trovato un pò di difficoltà nell'iniziare anche per colpa del mio computer, ma è stato così anche per gli altri siti suggeritici dal prof, quindi ho fiducia che in futuro riuscirò ad apprezzare anche "il maggior sito di social bookmarking". A proposito di Delicious, questo è il mio account: http://delicious.com/FedericaSML
Dopo tanto mi sono convinta che ci si poteva provare e che in fondo poteva essere una specie di sfida, questa, per cui ho iniziato ad esplorare questi siti sconosciuti con un altro spirito. Qualcuno mi ha attratto di più, qualcun altro meno. Il bilancio è stato, complessivamente, abbastanza positivo.
La cosa che mi lascia perplessa riguardo a tutta l'atmosfera che circonda il mondo di iamarf è questa tendenza a voler abbattere schemi, a fare la rivoluzione. Come se il fatto di dare delle regole, delle scadenze debba per forza essere una cosa negativa. Ho molto apprezzato il fatto che il prof ci abbia dato tanta libertà e ci abbia fatto pesare al minimo tutto il corso di informatica, ma credo che questo abbia fatto abbassare la guardia a molti di noi e io per prima almeno all'inizio ho molto sottovalutato le potenzialità di questa esperienza.
E poi Facebook...
All'inizio mi sono rifiutata di patecipare a discussioni su Facebook e social networks in generale. Non mi piacciono e (con tutta probabilità) non mi piaceranno mai. Il motivo l'ho scritto nel sondaggio di uno degli assignment di iamarf: tramite i social networks si ha solo l'illusione di conoscere le persone. Quasi tutta la gente con cui ho a che fare nella realtà (il "quasi" è provvisorio dato che le uniche due persone che frequento che ancora non sono su Facebook ci stanno pensando) sui vari social networks è diversa da come la conosco. Sono tutti più belli, più socievoli, più simpatici, più "fighi" (prima di Facebook c'era Netlog, che orrore!). Peccato che tutte le cose di cui parlano sono lontane mediamente anni luce dalla vita vera. Non escludo tuttavia che possa non essere per tutti la stessa cosa.
Inoltre questa mania di mettere la propria faccia su Internet mi ha fatto capire come l'abitudine di farsi gli affari propri stia inesorabilmente scomparendo dalla faccia di questa misera Terra. E' questo mi provoca grandissimo dispiacere poichè rende l'umanità molto meno elegante ai miei occhi.
Incredibile come tutto ciò si sia diffuso in così poco tempo. Ho sentito che l'idea venne ad un 19enne di Harvard con il proposito di mettere in rete qualcosa di simile ad un annuario che raccogliesse i volti e i nomi della gente. Ora tutto il mondo ne è assuefatto.
Solo gli stupidi non cambiano mai idea. Niente è impossibile, per cui un giorno post-trapianto di cervello potrei anche pensarla diversamente.
Il post però era per fare un bilancio sull'esperienza del blog. Esperienza nuova per me, ma che mi è garbata parecchio alla fine. Le mie competenze in fatto di computer non sono aumentate di molto, ma ora almeno posso dire di avere un blog e di saperne creare uno, e già è una conquista. E questo si che può servire a conoscere meglio le persone...
Federica

giovedì 4 giugno 2009

Piazza Tienanmen 1989-2009

Sono passati 20 anni da una delle più violente stragi dell'epoca moderna e mi sembrava doveroso dedicarvi un pensiero.

Pechino, 1989: dal 15 aprile intellettuali, studenti e operai manifestano contro la tirannide comunista. Il 4 maggio in 100mila a marciano per le strade della città chiedendo più libertà per i media e un dialogo tra la direzione del Partito e la società civile.


La notte tra il 3 e il 4 giugno l'esercito inizia a muoversi verso Piazza Tienanmen aprendo il fuoco contro chiunque si oppone. Le autorità parlano di 200 morti tra i protestanti e 100 tra le forze armate. Secondo la Croce Rossa muoiono 2600 persone e 30.000 rimangono ferite.
A vent'anni dalla strage di piazza Tienanmen se sulla sezione foto del motore di ricerca più utilizzato in Cina si digita "4 giugno", si può leggere come risultato: "La ricerca non si attiene alle leggi".


Malgrado la censura non sia più in grado di controllare totalmente internet, sulla vicenda di piazza Tienanmen vige ancora il silenzio assoluto.
Per il ventesimo anniversario del massacro, Reporters Senza Frontiere lancia delle richieste molto precise al governo cinese: il rilascio dei giornalisti, dei blogger e degli attivisti attualmente detenuti per aver partecipato o per aver citato il movimento pro-democrazia dell'89; la concessione alla stampa cinese ed agli utenti internet di poter citare gli eventi di quella primavera; riabilitare i giornalisti che sono stati trasferiti, licenziati o costretti al pensionamento anticipato per aver supportato il Movimento studentesco; rispettare gli accordi con i giornalisti stranieri anche quando coprono attività dei dissidenti ed eventi legati al giugno 1989.


Intanto le Madri di Tienanmen continuano a battersi per la verità che si cela dietro gli avvenimenti di quei giorni, perchè il sacrificio dei loro figli non sia dimenticato. Continuano ad essere controllate, arrestate, minacciate per dimostrare che tanti ragazzi hanno sfidato i carri armati in onore di qualcosa per cui valeva la pena morire. Per difendere i loro martiri da chi a distanza i tanti anni ancora li accusa di essere "una quarantina di ragazzetti innamorati del mito occidentale, morti per la Coca-Cola".