Promessa
Le lacrime che dai nostri occhi
Vedrete sgorgare
Non crediatele mai
Segno di disperazione
Promessa sono
Promessa di lotta
Carcere militare di Boiati, febbraio 1972
Devi Vivere
Se per vivere, o Libertà
chiedi come cibo la nostra carne
e per bere
vuoi il nostro sangue e le nostre lacrime,
te li daremo
Devi vivere
Dicembre 1971
Ricorda
Cella che i tuoi muri
Sono scritti con le scritte della Lotta
a quanti verranno dopo di me
ricorda
tutti gli istanti che ho vissuto qui dentro
Se i miei pugni adesso non piegano le sbarre
Diglielo tu
Le sbarre erano dure
deboli i miei pugni
E per i giorni che mi hai visto soffrire la fame
Tanti giorni
E per i miei occhi che hai visto piangere
e le mani contratte
E per quanto ho lottato contro la morte
(ospite così subdola nella mia cella)
E per le ore di solitudine infinita
E i giorni gelati dell'inverno
E per gli scatti d'ira
e soprusi e il dolore
E per i tanti sforzi
e i bruciori incessanti della febbre
E per il mio disprezzo
Che così evidente dimostro ai tiranni
Ricorda
Non c'è istante che voglio che si dimentichi
E non c'è un istante che mi vergogni
Giugno 1971
Alekos Panagulis (1939-1976), poeta e politico greco
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Trovo le poesie molto belle, inoltre ritengo che la condanna inflitta a San Suu Kyi, l'ennesima, sia veramente un'atto di ingiustizia per il reato di cui è accusata..
RispondiEliminaAdoro le poesie di Panagulis
RispondiEliminae adoro Oriana