mercoledì 6 maggio 2009

Copyright

Leggendo le Ultime lettere di Jacopo Ortis o ammirando lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, mi sono detta tante volte "chissà come si sentì Goethe a sapere che c'era qualcuno che condivideva gli stessi identici drammi con il povero Werther" e "ma il Perugino non deve essere stato tanto contento di vedere che qualcuno stava diventando un grande della Pittura grazie ad un'opera che di diverso dalla sua non aveva altro che una più intensa bellezza".
Eppure se Foscolo e Raffaello non si fossero "ispirati" a opere di altri l'Arte italiana vanterebbe due capolavori in meno.
Credo che il discorso sul Copyright sia più complesso di quello che sembra e mi è difficile dare un'opinione decisa.
Io sono molto gelosa di tutto quello che è mio, soprattutto se partorito dalla mia testa. Quando scriverò un libro o dirigerò un film tutti dovranno sapere che quella cosa è mia, che l'ho fatta io e non permetterò a nessuno di appropiarsene in alcun modo. E non parlo di soldi. Non solo. Qui ho un pò di difficoltà nell'esprimere appropriatamente il concetto... Trovo che l'usurpazione di una proprietà intellettuale, di un'idea sia infinitamente più odiosa di un furto materiale. Perchè un'idea non ha prezzo. Quello che facciamo, che creiamo fa parte di noi, è quello che siamo. E chi si appropria in modo disonesto di una nostra cosa che non gli appartiene è come se prendesse una parte di noi. Ed è per questo motivo che io nei panni di Goethe o del Perugino mi sarei al minimo inc***ata come una belva.
Abbandonando il Mio Mondo e i miei pensieri per scendere sulla Terra, mi rendo conto che non tutte le battaglie sul diritto d'autore sono così nobili e che se tante storie finiscono in tribunale è soprattutto per problemi economici.
Credo che l'arte sia fatta per essere goduta. Un quadro per essere ammirato, una melodia per essere ascoltata. Ed è assurdo pensare che non si possa diffondere senza limiti, come invece è naturale che sia. Tuttavia, come è già stato osservato, molti artisti vivono delle loro opere e qui mi tocca accettare la cosa e farmene una ragione.
Completamente diverso è, a mio avviso, il discorso sulla Scienza.
L'Arte nutre l'Anima. Senza di Essa questo Mondo farebbe più schifo di quanto gia non faccia ed è una delle poche cose che ci differenzia dagli altri animali e che rende DEGNO l'Uomo.
Ma senza Scienza... senza Scienza semplicemente non si vive! Il progresso scientifico è il futuro, è il bene di tutti... la divulgazione dovrebbe essere non solo permessa, ma anche favorita in qualsiasi modo, sotto qualsiasi forma.
Ora mi viene in mente il Prof Romagnoli che non può pubblicare le immagini delle lezioni di istologia perchè protette dal diritto d'autore. A me farebbero tanto comodo e di certo il professore non avrebbe modo di guadagnarci mettendole in rete. Eppure non si può perchè queste maledette immagini sono sotto Copyright. Io la trovo una cosa ridicola, per non dire volgare. Mi domando: i signori che hanno compiuto quegli studi, a cui appartengono quelle immagini, perchè lo hanno fatto? Non hanno dedicato la loro vita alla Scienza per il piacere di farlo? Per loro fare Ricerca, studiare, realizzare quelle belle immagini è solo un modo per portare il pane a casa? Si impoverirebbero donando, prestando il loro materiale all' Università?
Per me qualsiasi cosa impedisca la diffusione della Cultura, a maggior ragione se in ambiente scolastico ed universitario, dovrebbe essere ILLEGALE.
Non mi avventuro in discorsi legali, anche perchè sono impreparata a riguardo. La mia ingenuità mi porta spesso a non capire certi contorti meccanismi. Ma volete sapere una cosa? E' meglio così.

Nessun commento:

Posta un commento