sabato 28 marzo 2009

fool comments......e più

Nel primo capitolo che trattava il sistema riduzionistico che ha dominato il mondo scientifico prima del xx secolo e di come la conoscenza non è lineare. Secondo me questa incapacità della comunità scientifica al non accettare il sistema olistico, si relaziona anche alla medicina come scienza, perché alla fine tutto il nostro organismo è un'organizzazione costituita da singoli nodi e reti. è come diceva Leopardi, se gli viene tolta una ruota alla macchina questa non è più la stessa, non funziona come prima. La medicina occidentale cerca di scomporre l'uomo nei suoi singoli componenti, dimenticando che una componente è in intima relazione con le altre. invece la medicina olistica, lo vede nella sua interezza, rispetto al suo ambiente interno e esterno. La medicina tradizionale dovrebbe essere aggiornata, prendendo in considerazione gli aspetti emotivi e spirituali della persona.
quando leggevo sulla mancata conoscenza delle cose vive, mi è venuta in mente la mia infanzia, quando siamo bimbi si è ancora in grado di stupirsi per cose stupide e hai quella voglia di comunicare con la natura. Quando più s'invecchia questo stimolo viene ripreso, forse per colpa della scolarizzazione e di genitori troppo impegnati per tramandare questo tipo di educazione, come dice il prof. Insegnare ad amare tutto quello che è la vita, è la cosa più importante che debba essere insegnata a un bambino, la su alleanza con la vita, questa sarà alla base di un buon sviluppo sociale.
mi sono interessata molto su Don Milani e la sua "Lettera a una professoressa" che mette in evidenzia la consapevolezza che l'esclusione della cultura, l'isolamento, la mancanza d'incontri ecc. costituiva una barriera che metteva le classe povere in uno stato d'inferiorità sociale e umana, come un nodo senza una rete visto in questo contesto attuale, più arricchiamo il nostro PLE con connessioni di vario tipo, siamo più in grado di affrontare e confrontarci con il resto di gente. Ho trovato una frase bella di Don M. che dava quando gli chiedevano di scrivere il suo metodo, diceva, "non dovrebbero preoccuparsi di fare scuola, ma solo di come bisogna essere per fare scuola". e questo quello che un buon maestro dovrebbe seguire per esempio, io ne ho conosciuto pochi nella mia vita, ma questi pochi mi hanno lasciato i suoi insegnamenti, utili per tutta la vita.

2 commenti:

  1. Mefeunza Emilienne Tendresse31 marzo 2009 alle ore 08:01

    Molto profonde il tuo post.Sono l'unica a vederlo o è qui che sei più brava a sfogarti.Forse non te l'ho ancora detto ma sono davvero lieta di conoscere una persona come te e soprattutto TE.Più andiamo avanti tutti insieme più mi piace starvi accanto!!Quindi.........

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