giovedì 2 aprile 2009

La Puglia che ride

Mentre Lucia si impegna a farvi una presentazione più o meno seria della nostra terra d'origine, io ho deciso di parlare dei personaggi che negli ultimi anni stanno portando alta la "bandiera" della Puglia.
Avete presente Emilio Solfrizzi, il grande attore che ormai spopola nella tv nazionale? l'ultima mi pare sia stata "Tutti pazzi per amore". Ebbene l'ormai grande attore la cui prossima tappa è sicuramente Hollywood, ha iniziato dalle nostre tv regionali TeleNorba (la più importante tv regionale in Italia) e Tele2. Penso di poter dire a nome di tutti i pugliesi che gli shows del duo Toti&Tata (Solfrizzi e Antonio Stornaiolo) sono tra le cose più divertenti mai viste dalle nostre parti. I personaggi interpretati da Solfrizzi in trasmissioni quali "Il Polpo", "TeleDurazzo" e "Televiscion" sono innumerevoli: il supereroe Kiavik, il cantante Piero Scamarcio, ma soprattutto i fan degli Oasis potranno farsi due risate con le canzoni degli Oesàis (parodia dei fratelli Gallagher). Vi lascio con qualche lirice del grande poeta, tetro ma simpatico, Mino Pausa (sempre Solfrizzi, ovviamente):

Dalla prima raccolta del poeta:
LA TUA BELLEZZA E' INTATTA ANCHE DOPO L'AUTOPSIA

la poesia
LA GIOIA IMMENSA CHE SI TROVA NEL RIFLETTERE
chi prima chi dopo
tutti quanti dobbiamo morire


E MI COPRISTI IL SOLE
Ti gettasti dal balcone,
e mi copristi il sole.


FRAMMENTI DI UN FRONTALE
Hai sporcato il guardrail di rosso,
il femore e la tibia sono più in là... nel fosso.
E ancor più in là giace sulla strada bagnata,
la tua scatola cranica... non più confezionata.

Dalla terza raccolta
MI ILLUMINO DI INCENSO
sottotitolo :SONO PASSATI 7 ANNI MA IL MIO AMORE E' RIMASTO INTATTO

IL TUO RESPIRO
il tuo respiro a volte leggero
il tuo respiro a volte intenso
ieri era dolce
oggi è venuto meno

Dalla quarta raccolta del poeta: C' E' PIU' SPAZIO IN CASA DA QUANDO SEI CENERE

HAI PRESO IL TRENO
hai preso quel treno
lo hai preso in pieno

STRANEZZE DI UN INCENDIO
ogni cosa tra le fiamme si accende
tu invece ti sei spenta




Ora passo invece all'uomo che prima o poi diventerà mio marito: Caparezza. La biografia del sito personale del Capa: Michele Salvemini, in arte Caparezza (1973-2052),
nacque e crebbe a Molfetta per un puro caso.

Fervente compositore di pompose biografie, il “vate dalla chioma
boccoluta”, come amavano definirlo gli esercenti del borgo natìo,
sviluppò col tempo una poetica personale che imbevve di paradossi
legati alla profonda osservazione di bla bla bla.

Caparezza visse tutto il tempo con la frustrazione di non poter
diventare il musicista più noto della sua città perché Molfetta
aveva dato i natali al maestro Riccardo Muti.

Altresì non poté sperare di divenire il “Salvemini” più popolare
poiché di Molfetta era anche lo storico Gaetano Salvemini.

Fu forse per questo che divenne famoso in Francia.

La vita artistica di Michele Salvemini si divide in due tronconi:
“quando aveva i capelli corti” e “quando aveva i capelli lunghi”.

“Quando aveva i capelli corti” le sue opere erano acerbe, svuotate
di senso critico e per nulla scomposte.

“Quando aveva i capelli lunghi” invece, la sua poetica divenne
ficcante, urticante ed altri aggettivi ancora, permettendogli di
pubblicare ben 4 dischi e chissà quanti altri ancora.

Egli divenne noto in patria per aver composto “Fuori dal Tunnel” ,
la sua opera più apprezzata, feroce critica ad una comunità devota
al divertimento che la adottò come inno trovandola, appunto,
divertente.

Cose come queste a Riccardo Muti non sono mai accadute.

Nel 2008 pubblicò il libro “Saghe Mentali” che divenne un caso
letterario e il disco “Le dimensioni del mio Caos” che fu primo
in classifica per ben
5 mesi.


foto caparezza

2 commenti: