La casa aquilana in cui abitava mio padre studente è crollata. Ed è stato proprio lui, architetto che quella città la conosce bene, il primo a farmi notare come L'Aquila abbia perso tra le innumerevoli cose anche un inestimabile patrimonio artistico.
Perchè il terremoto si è lasciato alle spalle morti, feriti e macerie e non ha risparmiato chiese e edifici storici.
Sono crollati il campanile della chiesa di San Bernardino, il cupolino della chiesa di S. Agostino, la cupola della chiesa delle Anime Sante o del Suffragio, il palazzo della prefettura che ospita anche la sede dell'archivio di Stato, la parte terminale dal transetto verso parete di fondo della basilica di S. Maria di Collemaggio, il Castello cinquecentesco dove hanno sede il Museo Nazionale d'Abruzzo e la Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici e quella per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico dell'Abruzzo.
Questo è ciò che rimane dell'arte che ha resistito per secoli e che in pochi secondi è stata danneggiata per sempre. Auguriamoci che le opere di ricostruzione e restauro riescano a restituirci il più possibile della meraviglia che questo terremoto criminale ha tentato di portarci via.
« Quando c'è bisogno non solo di intelligenza agile e di spirito versatile, ma di volontà ferma e di persistenza e di resistenza, io mi sono detto a voce alta: tu sei abruzzese! »
(Benedetto Croce)
Davvero bello il post,davvero!!!Preghiamo e speriamo che DIO,Padre Nostro,venga loro in aiuto.Di più in questo periodo in cui anche il maltempo è contro di loro.Non perdiamo la speranza:MAI.
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